"Special guest: artisti in classe" con Paolo Barichello

L’artista Paolo Barichello incontra i ragazzi della Leonardo da Vinci il giorno 21 novembre 2024, quando il meteo a Biella minaccia neve. Arriva a scuola, prima dell’intervallo, e porta con sé in classe il prototipo di alcune opere e due grossi pannelli di legno per realizzare un lavoro con i ragazzi.

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Durante la prima ora l’artista parla della sua attività, iniziata nel 1994 , con la creazione di pezzi di design (lampade, tavoli, sedie) che produceva e distribuiva direttamente dalla sua fabbrica grazie ai canali commerciali del territorio.

 

Spiega l’inizio della sua carriera: ha creato il segnalibro “VANITOSO” per un concorso internazionale “SegniDisegni”; ha esposto nel 1996 al salone del mobile di Milano; nel 2000 ha costruito a Biella l’immobile espositivo “FORME METALLICHE”; nel 2008 ha inaugurato il ristorante pizzeria “MOV-ING” con l’intento di creare un contenitore di Arte, Design eventi ed espressione gastronomica territoriale.

 

Paolo accenna alle altre opere installate in città: la scultura “UOMO FUTURISTA” in Piazza del Monte a Biella, “UOMO BIKE” in piazza Duomo e “BANDANA PANTANI” per la strada Biella-Cossila.

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Nel 2013 realizza l’interpretazione metallica del logo C.A.I. 150 “LA MONTAGNA UNISCE”, sul monte Mucrone, in memoria della funivia demolita dell’Anticima: Paolo racconta che ha  portato via la cabina con l’elicottero, l’ha restaurata in officina e l’ha rimontata sul tetto del suo ristorante!

Per conoscere tutte le opere di Paolo guarda questo link: https://docs.google.com/document/d/1vgLBcndTyq2olFBTOQXlGqEWdi4P1sO3W9RPtWKZroI/edit?usp=sharing

 

In occasione dell’adunata nazionale degli alpini 2025 di cui la città di Biella sarà protagonista, l’artista spiega l’opera “ESPRESSIONE ALPINA” e ne mostra il prototipo: Parte il filmato del montaggio e della posa in Piazza Duomo: sedici metri d’opera che sintetizza nella forma della penna tutte le regioni d’Italia ed i valori del Corpo Nazionale degli Alpini. La penna ed il cappello hanno richiesto sei mesi di progettazione e circa due anni per la realizzazione finale.

Paolo pone con rispetto la propria idea alla cittadinanza per averne il consenso morale e spiega come: “...Non fare morire l’opera, esponendola nelle piazze pubbliche più significative e conosciute dai biellesi…”.

L’artista dice ai ragazzi: “IL CONCETTO DI RISPETTO VERSO IL MONDO NON FINISCE MAI! Questo è ciò che differenzia l’arte da un puro movimento commerciale”.

 

Poi illustra ai ragazzi il prototipo della scultura che ha portato in classe (quella originale è lunga più di cinque mt):”DX PLANET SX”.

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Gli elementi naturali sono contenuti nei due emisferi del cervello: Emisfero destro DX per creatività segno colore, Emisfero sinistro SX per puntualità, impegno, intuito.  Essi suggeriscono all’uomo di preservare e rispettare la natura e l'ecosistema e ricordano i valori della Sostenibilità, il rispetto dell’ambiente, della montagna, dell’acqua, senza i quali l’umanità non potrebbe più esistere.

 

Parte il filmato dell’opera ”DX PLANET SX” https://drive.google.com/file/d/14IH9XnUtuqhxh8iDJ9Fs8zenwbHBFNJZ/view?usp=drivesdk

 

Paolo racconta come i bambini di Alagna e Gressoney, vestiti in abiti tradizionali, abbiano ripulito l’opera dalla plastica dell’imballaggio, per non disperdere residui sulla montagna, prima di farla volare, in elicottero, fino alla Capanna Regina Margherita sul Monte Rosa; il punto più alto d’Europa dove nulla è mai stato posizionato.

Nel filmato si vede la scultura che, volando in elicottero, simbolicamente unisce i comuni montani del Monte Rosa per la loro conservazione ed infine atterra al Forte di Bard, in Valle D’Aosta, che è un castello di protezione della vallata.

L’artista si rivolge ai ragazzi e dice:“Il senso di quest’opera non era solo di coinvolgere i diretti fruitori della montagna ma anche la nuova generazione, ragazzi come voi, qui, oggi…”.

 

Paolo parla anche delle difficoltà di installare l’opera poche ore prima di una bufera di neve imminente. Là è stata per 4-5 giorni, si è congelata durante la bufera e, grazie ad un pannello solare, si è accesa da sola di notte.

 

I ragazzi domandano come è nata l’idea del volo sulle montagne…e Paolo ricorda la sua passione per la montagna, fin da piccolo, e dei suoi amici con cui la condivideva.

Paolo dice ai ragazzi che non è diventato artista per volontà ma per esigenza di esprimere se stesso: anche se non punta al guadagno economico o commerciale, bensì a raggiungere sempre l'obiettivo che si pone.

L’artista deve trovare i finanziamenti e cade inevitabilmente nel mondo commerciale. Poi c’è chi apprezza non solo la fisicità dell’opera ma il suo concetto. 

 Arrivano altre domande.

  • "Perché hai scelto questi animali?”

L’artista risponde che:”l’uomo deve imprimersi nella coscienza cioè che vede e imparare a non sbagliare più!”.

  • “Non ti annoi mai a lavorare da solo?...”

  • “Servono dei permessi speciali per fare il tuo lavoro?...”

Paolo sorride, risponde volentieri alle domande ma si deve interrompere, per lasciare spazio alle ragazze ed ai ragazzi che comporranno un’opera in duplice copia: una rimarra’ a scuola, come segno del suo passaggio, l’altra verrà collocata nel suo museo personale.

Comincia la posa dei disegni, che i ragazzi hanno realizzato precedentemente in classe, sui pannelli preparati per l’incontro con l’artista e Paolo ne apprezza la bellezza...i cartoncini con le creature del mondo vengono inchiodati negli emisferi DX-SX del cervello.

La lezione finisce, Paolo saluta docenti e ragazzi, riparte dopo le 13,00 da Cossato con il suo pick-up. E come un desiderio silenzioso che si avvera…durante le lezioni pomeridiane il cielo che prometteva la neve, accontenta le aspettative e incanta tutti con i grossi fiocchi che scendono e vestono la città e le montagne.